Politica Fornitori


Carrara, 16 maggio 2025

 

Gentile Cliente,

Il 22 agosto 2012 la Securities and Exchange Commission (SEC) ha pubblicato i regolamenti che implementano gli obblighi di segnalazione relativi ai minerali provenienti da aree di conflitto, previsti dalla Sezione 1502 del Dodd-Frank Wall Street Reform and Consumer Protection Act del 2010. Tali regolamenti si applicano alle aziende tenute a segnalare alla SEC

Il 17 maggio 2017, in seguito a tale legislazione, il Parlamento Europeo ha emanato il Regolamento (UE) 2017/821 sui minerali provenienti da zone di conflitto, con lo scopo di impedire che il commercio di minerali possa finanziare conflitti o favorire violazioni dei diritti umani.

Tali aziende sono tenute a determinare se Stagno, Tungsteno, Tantalio e Oro (3T&G) sono necessari per la produzione o la funzionalità dei propri prodotti. In tal caso, devono segnalare alla SEC se (i) se tali minerali provengono da fonti situate nella Repubblica Democratica del Congo, in India, in Madagascar o nei paesi limitrofi (ii) se hanno finanziato o favorito direttamente o indirettamente gruppi armati in tali paesi (iii) se le attività estrattive coinvolgono lavoro minorile o condizioni di lavoro non sicure.
Ci riferiamo a queste come fonti di conflitto.

Sulla base di ciò, abbiamo formulato la nostra Politica sui Fornitori per promuovere la conformità con la Guida alla Due Diligence dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE).

Sebbene il nostro programma di due diligence si concentri principalmente su stagno, tantalio, tungsteno e oro (3TG), in conformità con il Dodd-Frank Act e con il Regolamento (UE) 2017/821, riconosciamo l’importanza crescente di gestire in modo responsabile anche altri materiali che possono presentare rischi simili per i diritti umani o per l’ambiente.

Pertanto, i nostri sforzi di approvvigionamento responsabile si estendono ora anche a Cobalto, Rame, Grafite, Litio, Mica, Nichel e Zinco, tra gli altri, seguendo le Linee guida OCSE sulla Due Diligence, su cui si basano le normative citate. Abbiamo scelto di esercitare un controllo più approfondito su questi minerali, anche se non esplicitamente contemplati dai regolamenti, poiché sono necessari per la funzionalità dei prodotti AvMap.

AvMap non acquista minerali direttamente da fonderie o raffinerie (Smelters or Refiners – SORs).
Siamo consapevoli della complessità di questa materia, dovuta alla presenza estremamente diffusa di stagno, tungsteno, tantalio, oro, cobalto, rame, grafite, litio, mica, nichel e zinco (in particolare nel settore elettronico) e all’ampia varietà di potenziali fonti minerarie, tra cui fonderie e raffinerie.

AvMap continua a promuovere l’approvvigionamento responsabile di minerali lungo tutta la propria catena di fornitura, poiché questi materiali presentano un rischio maggiore di provenire da aree di conflitto o da regioni con alti rischi di violazioni dei diritti umani e danni ambientali.

Stiamo facendo tutto il possibile, in conformità con il nostro programma, per rispettare le normative relative ai minerali provenienti da aree di conflitto, lavorando per valutare la situazione della nostra catena di fornitura e, se necessario, per evitare l’utilizzo di materiali provenienti da fonti collegate a conflitti.

 

Simone Lazzarini

Amministratore delegato

AvMap S.r.l.